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L'11 luglio 1995 segna la data della più grave strage in Europa dopo la fine della Seconda guerra mondiale con il genocidio di 8372 vittime civili inermi. Ai tempi della guerra in Bosnia ed Erzegovina, Srebrenica, territorio a maggioranza musulmana, fu assediata per mesi dalle milizie serbe fino all'occupazione e al massacro pianificato e coordinato quale esito finale di una vera e propria "pulizia etnica". Hasan Hasanovic è sopravvissuto a quella strage in cui perse i suoi familiari più cari. Dopo dieci anni di silenzio, Hasan ha cercato la salvezza della propria mente nello studio ed è diventato il "narratore" della tragedia sua e del suo popolo. Con uno stile essenziale, dalle pagine di questo libro traspare tutta la drammaticità dei ricordi; i fatti che Hasan racconta, contemporanei alla vita di molti di noi, sono per le giovani generazioni un ulteriore monito a non dimenticare e ad avere il coraggio di spendersi per la salvaguardia dei diritti fondamentali del genere umano.